Foto di Enrico Cattaneo Firmata
Joseph Beuys
Biennale Venezia
1980

Enrico Cattaneo nasce a Milano nel 1933, muore nella sua casa/ studio milanese il 5 luglio 2019.
dopo gli studi scientifici, grazie alla madre che gli regala la prima fotocamera, si avvicina alla fotografia nel 1955, portando avanti una personale documentazione della città; i suoi scatti esaminano le case e le fabbriche, i mezzi di trasporto, l’accettazione e la rivolta, i momenti di solitudine e quelli di aggregazione dei lavoratori.Frequenta il Circolo Fotografico Milanese, ottiene riconoscimenti che lo inducono ad approfondire il suo impegno nel campo della fotografia sociale e partecipa alla fondazione del Gruppo 66. Le fotografie di quegli anni risentono del clima di reazione alle immagini rassicuranti dell’estetismo di stampo pittorialista cui rabbiosamente contrappone provocatori paesaggi di discariche.
Professionista dal 1963, si dedica quasi esclusivamente alla riproduzione di opere d’arte lavorando per pittori, scultori, architetti, gallerie ed editori d’arte contemporanea; alcuni nomi con cui ha collaborato sono Tino Vaglieri, Gianfranco Ferroni, Sandro Leporini, Alik Cavaliere, Mauro Stacciali, Franco Somaini.
L’esplosione delle avanguardie dei gruppi di Fluxus e del Nouveau Réalisme lo vede come protagonista capace di trasformare il momento della documentazione in una reale testimonianza militante di quello che accade.
Le fotografie di Cattaneo assumono nel tempo una doppia vertenza: per un verso sono preziosa e spesso unica testimonianza dell’avvenimento e per l’altra, avendo una loro vita autonoma, a partire dai primi anni Settanta vengono esposte in gallerie e pubblicate in volumi.

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