Titolo: 'fiore di cardo'
Opera ruggine su velluto bianco crema
'Misure cm.35x46 h
Anno 2019
Euro 1600

Loretta Cappanera nata 1/9/1956 vive e lavora a Cividale del Friuli (UD) incisore, pittrice, illustratrice.
La sua attività espositiva inizia nei primi anni ’90 con mostre che si rifanno alla grande
tradizione storica della pittura italiana con la scelta tecnica della pittura a-fresco.
All’inizio degli anni ’90 la sua ricerca si volge verso la grafica d’arte, frequenta la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia e ne approfondisce le tecniche.Trova nel ‘libro d’artista’ la forma espressiva più amata.
Nel 2002, assieme al poeta e attore Andrea Zuccolo, fonda la CappaZeta Edizioni di Udine.Dal 2008, la sua ricerca si volge ad altre sperimentazioni: tele tessute a mano o stoffe della quotidianità, che stampa, incide, buca, e scrive con il filo, legando il tutto fino a formare un
unicum, con il ferro e la sua scrittura di ruggine. C’è un filo sottile, che lega indissolubilmente la scrittura al segno, un filo che spesso dipana l’intricata matassa dei ricordi, dissolvendone l’essenza fra le pieghe dell’anima, per poi correre lontano, oltre il margine della pagina
dipinta, fra le trame del tempo e l’ordito di uno spazio infinito, dove la stessa materia è attraversata dall’ombra della memoria. Il tutto appare, infine, come rappreso nell’incanto estremo di un mistero.
Alcuni lavori dell’artista sono stati recentemente acquisiti dalla Gam di Udine Casa Cavazzini.

Le trame celesti di Loretta Cappanera
“Del Cosmo vivente e animato il Cielo e Terra sono la coppia primordiale, il maschile e ilfemminile, il padre e la madre, il verticale e l’orizzontale, la luce e la profondità oscura della terra,l’alto e il basso, sono Uranos e Gea, l’unità degli opposti che si danno sempre insieme e non possono essere l’uno senza l’altro.
Portare il cielo in terra è ciò che mi pare voler fare il recente e ultimo ciclo delle opere di Loretta Cappanera, a cominciare dal titolo stesso La seminatrice di stelle, involontaria e freudiana apparizione del proprio sé dilatato al cosmo, un’apparizione del segreto desiderio di fondersi ed
essere tutt’uno con il cielo e con le stelle nel ritrovare l’incanto del primo incontro o sguardo verso le stelle. Infinite sono le mitologie che hanno accompagnato questo sguardo che vi ha visto figure con cui ha costruito, immaginato e tracciato le mappe delle costellazioni mentre non ha mai
smesso di interrogarsi sul mistero della loro e della nostra presenza e della vita che anima il cosmo.
E si sa i miti come le forme, in cui prendono ad essere, non muoiono mai, si inabissano, si trasformano e poi ritornano: vivono infatti nell’inconscio del tempo. E’ quello che avviene nei riferimenti al mito presenti nei tessuti su cui Loretta Cappanera disegna le sue mappe celesti. In Le mappe dei mondi il quadrato dice la terra con i suoi quattro elementi e le sue quattro direzioni e il cerchio, in cui è iscritto, dice il cielo di cui il quadrato è una proiezione. Ma, con uno spostamento dello sguardo, Le mappe possono configurare due cerchi blu, quello del cielo e quello del pianeta azzurro, come appunto vediamo la terra se la guardiamo dal cielo.”
Eleonora Fiorani

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Arte Contemporanea : nuovi sguardi

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